"In un mondo normale domani si terrebbero nuove elezioni regionali". Così il presidente dell'Anci Sardegna, Emiliano Deiana, dopo la puntata di Report sui contagi nel nord dell'Isola a ridosso di Ferragosto a causa dell'apertura delle discoteche.

"Se esiste un parere del Comitato tecnico scientifico allora lo tirino fuori velocemente, perché altrimenti le istituzioni autonomistiche perdono anche il residuo di credibilità che gli rimane - scrive in un post su Facebook - se invece non c'è si dica che è stata presa una decisione politica, perché i soldi di pochi valgono più della salute di tutti i sardi".

Il numero uno dei sindaci sardi attacca la decisione di Solinas di riaprire le discoteche con ordinanza adottata l'11 agosto.

Ma secondo Deiana "Report ha traslato la problematica, facendo credere che siano stati i sardi a contagiare il resto d'Italia, mentre il virus è arrivato con in turisti".

Quindi, precisa, "le vere vittime di questo contesto malsano sono i sardi e la Sardegna, e nessuno - governo in primis - ha proibito l'invasione senza controlli sanitari in ingresso".

Questo, conclude Deiana, "ci dovrebbe consigliare che serve - oggi più che mai - una classe politica che ha testa e cuore in Sardegna, che il modello turistico fin qui costruito è un modello dello sfruttamento e del vassallaggio moderno, che la nostra terra ha diritto ad autodeterminarsi in maniera autorevole e umana". (Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata