La Sardegna - come il resto d'Italia - alle prese con i numeri sempre più drammatici dell'emergenza coronavirus.

Nell'ultimo bollettino diramato per l'Isola sono stati accertati ben 399 i nuovi contagi e sette vittime e quattro nuovi ricoveri in terapia intensiva.

Intanto, si attende il nuovo Dpcm del governo, previsto per martedì.

Ecco le nuove misure allo studio del governo, che sta trattando in maniera serrata con le regioni.

LOCKDOWN - Per il momento resta escluso un lockdown generalizzato, il governo continua a valutare l'ipotesi di zone rosse mirate nelle aree dove il virus circola di più. E i governatori sono divisi tra chi auspica misure uniformi a livello nazionale, come Attilio Fontana (Lombardia) e Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), e chi invece vorrebbe il proprio territorio esentato dalla chiusura, come Luca Zaia (Veneto).

"COPRIFUOCO" ALLE 18 - La novità principale è il coprifuoco esteso a tutti alle 18 (tranne che per motivi di lavoro o di salute o di estrema necessità) con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari. Bar e ristoranti chiusi anche a pranzo nelle regioni con tasso di contagi a rischio. Le zone critiche sono Lombardia, Piemonte e Calabria. Sempre nelle aree a rischio, chiusi anche i musei e stop ai distributori automatici. Smart working nella Pubblica amministrazione, salvo i servizi pubblici essenziali.

ANZIANI A CASA - No al "lockdown generalizzato" ma probabilmente sì a quello "generazionale". Secondo l'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), che ha condotto una ricerca specifica, lasciare a casa gli anziani permetterebbe di salvare migliaia di vite, vista l'altissima mortalità tra gli ultra ottantenni. Il governatore ligure Giovanni Toti - nella bufera per un tweet infelice - propone di tenere a casa gli over 75, appoggiato dai colleghi della Lombardia e del Piemonte.

STOP A SPOSTAMENTI TRA REGIONI - Il governo sta valutando anche lo stop agli spostamenti tra Regioni e i sindaci non sono contrari. "Il governo è al fianco delle Regioni per eventuali ulteriori restrizioni condivise", ha detto il ministro Boccia, secondo il quale "ogni presidente di regione può intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio".

DAD ALLE MEDIE - Tra le ipotesi anche la didattica a distanza estesa alla seconda e terza media e su questo punto i governatori non sarebbero contrari: "Dobbiamo salvaguardare le scuole, soprattutto le elementari e medie - dice il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, segretario del Pd -. ma credo che fare la dad per un mese può salvare l'anno scolastico". Per il ministro Francesco Boccia "non si deve prendere una decisione univoca, ma deve dipendere dal grado di Rt (indice di contagiosità, ndr) in ogni regione".

ASSISTENZA SANITARIA A DOMICILIO - Collegata alla riduzione della mobilità, è stata esplicitata come richiesta dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che ha auspicato "l'adozione di piani terapeutici/farmacologici, limitando la pressione sugli ospedali".

CHIUSURA CENTRI COMMERCIALI NEL WEEKEND - E' una proposta dei Comuni per bocca del presidente dell'Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari. L'obiettivo è evitare gli assembramenti che si creano nei centri. Sempre da una proposta di Decaro la chiusura degli sportelli per le scommesse in bar e tabacchi, potenziali luoghi di assembramento favorevoli al contagio.

(Unioneonline/l.f.)
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