"Parliamo ai bimbi di inquinamento e della plastica che uccide il mare perché toccherà a loro salvare la terra, gettiamo i semi perché un domani possano raccogliere i frutti, diventando cittadini consapevoli che hanno cura del mondo in cui vivono".

Entusiasmo e tanta curiosità questa mattina allo stabilimento Il Lido tra i 150 bambini del campus estivo, che hanno incontrato le attiviste di Greenpeace Cagliari per parlare di inquinamento del mare e tutela dell'ambiente.

Michela Zedda e Ilaria Cardile, 26 e 27 anni, hanno risposto alle mille curiosità dei piccoli, spiegando loro che si può vivere bene consumando meno, che le risorse naturali non vanno sprecate e raccontando delle due tartarughe salvate nel mare di Villasimius che rischiavano di morire per aver ingerito plastica.

Costituita lo scorso novembre, Greenpeace Cagliari è l'unica sezione sarda della famosa associazione ambientalista internazionale da decenni in prima linea nelle battaglie per la salvaguardia dell'ambiente.

"Abbiamo fondato il gruppo insieme a Marta Muntoni e Martina Deplano e oggi siamo già una decina - raccontano Michela e Ilaria -, per Greenpeace lavorare con le nuove generazioni è fondamentale e per questo, da settembre, contiamo di coinvolgere tutte le scuole di Cagliari e degli altri centri dell'hinterland interessate ai nostri progetti. Parleremo agli studenti di consumo consapevole, economia di prossimità, rispetto dell'ambiente, organizzando con loro laboratori creativi e coinvolgendoli nelle giornate di pulizia come quella che abbiamo fatto lo scorso febbraio a Giorgino insieme ad altre associazioni ambientaliste".
© Riproduzione riservata