Pesante condanna questo pomeriggio in Tribunale a Cagliari al processo per il pestaggio avvenuto al Poetto a giugno del 2023. Poco dopo le 17,45 i giudici sono usciti con la sentenza: 11 anni di reclusione al quartese Francesco Carta e 9 anni al concittadino Nicola Loddo, rispettivamente di 33 e 24 anni. 

Il Tribunale li ha ritenuti colpevoli dell’accusa di tentato omicidio ai danni di un ventiduenne all’esterno di una discoteca sul lungomare. I due, dopo le botte, avrebbero poi infierito con una cinghia - davanti alle rispettive fidanzate - anche quando il ragazzo era a terra privo di sensi. La vittima finì in rianimazione al Brotzu, intubata e in stato di coma indotto.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, guidati dalla pm Rita Cariello, il 22enne – per motivi banalissimi – era stato prima spintonato, poi colpito e fatto cadere a terra, sul marciapiede. Battendo la testa sul cemento era rimasto inerme, in posizione supina, con un trauma cranico che gli aveva subito fatto perdere i sensi.

Già in coma avrebbe ricevuto almeno due violenti calci alla testa e, dopo avergli sfilato la cintura dai pantaloni, sarebbe stato colpito con la fibbia, finendo in rianimazione. Il ragazzo picchiato e la sua famiglia si erano  costituiti parte civile con l’avvocato Maurizo Scarparo. 

I due imputati era difesi dall’avvocato Mauro Massa e Alessandro Sassu. 

Questa mattina c’è stata la requisitoria con la Pm Cariello sostituita in aula dal collega Mario Leo, che aveva chiesto per gli imputati 12 anni e mezzo e 9 anni di carcere. 

Dopo una lunga camera di consiglio il collegio, presieduto da Lucia Perra, è uscito con la sentenza, accogliendo quasi in toto le richieste dell’accusa. Le motivazioni sono attese entro 90 giorni, poi la difesa presenterà appello.  

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