Un piano di interventi in favore delle comunità di stranieri residenti in Sardegna.

È quanto ha approvato la Consulta per l'Immigrazione, presieduta dall'assessora del Lavoro Virginia Mura.

Sono 54.224 gli stranieri residenti nell'Isola nel 2017, con un'incidenza femminile pari al 51,3%. Il 48,8% sono europei, il 28,9% africani, il 17,9% asiatici, dalle Americhe proviene il 4,2%, l'Oceania è rappresentata dallo 0,1%.

Tra questi, vi sono gli stranieri appartenenti ad insediamenti più radicati nel tempo, come i cittadini marocchini, tunisini e senegalesi, ma anche i protagonisti delle migrazioni più recenti: cinesi, ucraini, rumeni, e cittadini di altri Paesi dell'Est Europa, comunitari ed extra UE.

L'obiettivo generale degli interventi e progetti del piano annuale, misure in larga parte finanziate da risorse dedicate dell'Unione Europea e dal fondo FAMI del Ministero dell'Interno, consiste nel favorire il più possibile la collaborazione tra le famiglie sarde e quelle straniere, soprattutto attraverso i Comuni. Si tratta di azioni ideate "dal basso", con il coinvolgimento delle comunità e istituzioni locali, a partire dalle scuole, e da altri presidi culturali e sociali dei territori.

LA COLLABORAZIONE CON IL CTM - Sempre la Regione, in collaborazione con il Ctm, ha avviato nell'area vasta di Cagliari una campagna di sensibilizzazione sulla lotta alla tratta di esseri umani, un'attività criminale che colpisce, ogni anno, migliaia di uomini, donne e bambini.

Sugli autobus di linea dell'azienda di trasporti pubblici e nelle pensiline di attesa vengono proposti, in diverse forme, messaggi che promuovono la conoscenza e la diffusione del numero verde anti tratta 800290290 attivo 24 ore su 24, per favorire l'emersione del fenomeno e supportare le vittime di tratta e sfruttamento.

"Ritengo fondamentale questa iniziativa che stiamo realizzando in collaborazione con il CTM per garantire maggiore ampiezza e risonanza al messaggio di aiuto e protezione che vogliamo dare alle vittime della tratta - dichiara l'assessore degli Affari Generali Filippo Spanu -. Occorre capire le reali dimensioni di un crimine odioso per poterlo contrastare in modo efficace sulla base di una piena conoscenza da parte di tutti. La Regione è impegnata a sostenere tutte le azioni utili al contrasto di questa attività criminale e garantire alle vittime nuove prospettive".

"CTM ha aderito alla richiesta pervenuta dall'Assessorato degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione Sardegna - le parole di Roberto Porrà, Presidente di CTM SpA - e ha messo a disposizione i propri canali di comunicazione. Credo che i mezzi pubblici sui quali viaggiano ogni giorno migliaia di persone possano rappresentare un vettore importante per contribuire all'informazione ed eventualmente incoraggiare le vittime della tratta di esseri umani a farsi supportare, utilizzando gli aiuti disponibili".

(Unioneonline/D)
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