Le segnalazioni di spaccio in alcune scuole a Sant'Antioco hanno permesso di sgominare una banda che gestiva il traffico di droga tra il Sulcis e Cagliari, nel cuore del centro storico alla Marina e a San Michele.

L'inchiesta, iniziata nel 2013, coordinata dalla stazione di Sant'Antioco e della compagnia di Carbonia e della Direzione centrale dei servizi antidroga ha portato stamattina all'esecuzione di tredici ordinanze di custodia cautelare (cinque in carcere, quattro ai domiciliari e altre quattro con obbligo di dimora).

Di queste tredici persone una non è stata rintracciata.

In carcere (su ordinanze richieste dal pm Danilo Tronci e firmate da gip) sono finiti Jonathan Pirina, Junior Bollea, Enrico Cabras, Gianni Daga e Mattia Fois.

Domiciliari per William Abis, Rabab El Marouany, Filippo Virgilio Falchi e Edward Vilog.

Obblighi di dimora per Roberto Bollea, Matteo e Francesco Corona e Nicola Cuccu.

Due le bande cagliaritane con base alla Marina e a San Michele che movimentavano chili di droga.

Molti i minorenni coinvolti nello spaccio: i pusher del Sulcis si rifornivano a Cagliari per poi vendere la droga anche nelle scuole.

Nelle perquisizioni effettuate all'alba sono stati sequestrati 88mila euro a casa di Cuccu.

Tra i personaggi di spicco ci sono soprattutto Pirina (coinvolto in un tentato omicidio con un rivale buttato in mare al porto) e Bollea.

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