A poche settimane dal crollo di una parte dell'edificio di ex geologia a Cagliari, gli studenti chiedono un check-up delle condizioni delle strutture che ospitano scuole e università sarde.

È quanto emerso nel dibattito organizzato dalle associazioni "La parola che non muore" e "La voce della scuola", ospitato nella sala del Consiglio comunale di Cagliari. Come ha suggerito Andrea De Giorgi dei Cobas, può essere l'Università di Cagliari, con Ingegneria e architettura, a scendere in campo per monitorare la situazione degli edifici scolastici e universitari.

I genitori dei ragazzi sono in allerta: "Mamme e papà - ha detto Giuseppe D'Aquila, presidente dell'associazione che rappresenta i consigli di istituto sardi - che vogliono iscrivere i figli alle elementari, alle medie o alle superiori non chiedono più solo informazioni sulla qualità della scuola. Ma ci chiedono notizie sulle condizioni degli stabili. La domanda ricorrente è: quella scuola è sicura?".

Gli immobili mediamente hanno una cinquantina d'anni d'età. "In questi anni - ha detto il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu - però l'amministrazione comunale così come la Città metropolitana di Cagliari realizzano periodicamente indagini e controlli sulle strutture, alcuni più approfonditi di altri, lavori. E grazie a ciò, dopo aver verificato che alcune scuole avevano perso nel tempo i requisiti di sicurezza, sono state tempestivamente chiuse, o parzialmente chiuse, dirottando l'attività didattica in altre sedi, consentendo agli studenti di non interrompere la loro formazione e alle famiglie di avere un'organizzazione familiare, in linea con quella che avevano precedentemente".

Il dibattito, hanno spiegato Massimo Arcangeli e Diego Palma, responsabili delle associazioni coinvolte, mira anche all'elaborazione di un documento programmatico. "Un tema che desta ormai una seria preoccupazione in tutto il territorio italiano, quello di un patrimonio edilizio scolastico e universitario messo in sofferenza da anni e anni di tagli di finanziamenti statali".

(Unioneonline/D)

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