Dopo anni di abbandono, si intravede un futuro per la Bussola, l'ex locale sul mare nel tratto quartese del Poetto. Ieri mattina la conferenza di servizi convocata in Municipio ha messo la parola fine a una vicenda che si trascina da oltre quindici anni. Il concessionario (la Cosir srl) ha avuto tutte le autorizzazioni necessarie e potrà avviare i lavori che cambieranno il volto della struttura e ridaranno decoro alla spiaggia.

VIA LIBERA La svolta arriva all'indomani dell'ennesimo allarme lanciato per il pericolo di crolli sulla battigia e la necessità di un intervento per mettere in sicurezza i muri, lato mare. Salvo intoppi, entro il 2018 i turisti e i bagnanti troveranno al Poetto un piccolo albergo con camere vista mare, un centro benessere, un bar, un ristorante e anche un infopoint.

LA SVOLTA Alla conferenza di servizi hanno partecipato i rappresentanti di Comune e Regione che dopo le ultime verifiche al progetto si sono pronunciati in via definitiva. Tutto è filato liscio e a breve gli operai potranno iniziare con la bonifica dell'area.

«Possiamo dire che è un bellissimo giorno», commenta Massimo Balia presidente della Cosir, «calcolando il normale iter burocratico, al massimo tra una decina di giorni dovrebbero partire i lavori. Contiamo di avviare lo stabilimento con lettini e ombrelloni già entro giugno mentre, finita l'estate dovrebbe partire l'intervento di demolizione e di ricostruzione».

IL CONCESSIONARIO «Quello che più importa in questo momento - aggiunge Balia -, è restituire decoro alla zona, a cominciare dalla pulizia e dalla realizzazione di una recinzione adeguata. Speriamo che questo sia da stimolo anche per definire la questione riguardante l'ex ospedale Marino a Cagliari».

Il locale in riva al mare tornerà all'antico splendore. Il progetto di sistemazione è stato elaborato dallo studio Pilia e prevede la costruzione di un piccolo albergo, ristorante, centro benessere, estetico e fitness oltre agli alloggi per il custode e il personale.

IL PROGETTO Attraverso la reception si accederà al cortile interno e alla Spa. Ci saranno un bar che si affaccerà sul cortile con grandi finestre e un ristorante con pareti a vetrata per garantire la vista sul mare e sull'area della concessione.

L'ALBERGO Per quanto riguarda l'albergo, le stanze avranno oltre alla zona letto uno spazio living e alcune saranno provviste di una scala esterna che consentirà di raggiungere la piscina privata e il solarium che sarà realizzato sulla terrazza. Tutte potranno godere della splendida vista sul mare del Poetto.

Il centro benessere sarà dotato di vasche idromassaggio con acqua dolce e salata, zone relax, sale massaggi. Ci sarà una torre con copertura in cristallo, attrezzata con idromassaggio e cascate d'acqua. La piscina sarà riempita con acqua di mare.

IL CORTILE La parte esterna sarà pavimentata con doghe di legno e sarà fruibile anche d'inverno. L'infopoint sarà realizzato all'interno di un box al confine con il percorso pedonale e ospiterà uno spazio per l'esposizione e la vendita dei prodotti locali. Nella struttura saranno installati un impianto fotovoltaico sulle coperture del centro fitness e del bar e un impianto solare termico per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento delle piscine.

I RISCHI Tutto questo prenderà il posto del rudere fatiscente che continua a perdere pezzi ed è da tempo diventato rifugio di sbandati e senza tetto. La situazione è peggiorata negli ultimi tempi, tanto che prima di Pasqua il sindaco Stefano Delunas aveva emesso un'ordinanza chiedendo l'immediata messa in sicurezza dell'edificio per via dei numerosi rischi per l'incolumità pubblica. In seguito al provvedimento del primo cittadino erano stati sistemati dei listelli di legno per proteggere l'edificio. Una soluzione provvisoria che è stata spazzata via dalla forza del mare e del vento che aveva lasciato sulla battigia travi e chiodi arrugginiti: la staccionata era stata allora rimossa e sostituita con una rete metallica. «Crediamo che la Bussola possa diventare il punto di riferimento di tutto il Poetto», aggiunge Balia, «non soltanto del tratto quartese ma anche di quello cagliaritano».

Giorgia Daga

© Riproduzione riservata