Nell'Isola i contagi da coronavirus sono in aumento.

Ieri si sono registrati dieci nuovi casi, con un incremento anche delle persone in isolamento, che sono attualmente 53 (cinque invece i ricoverati in ospedale).

Si tratta soprattutto di casi d'importazione, ovvero di contagi di sardi che rientrano da un viaggio (o di loro contatti), di turisti e migranti.

Ieri il bollettino dell'unità di crisi regionale ha riferito di altri nove positivi, mentre un caso a Sant'Antioco (un residente rientrato), comunicato dal sindaco, non è stato ancora inserito nel report ufficiale.

Dei nove positivi di ieri, cinque sono a Cagliari, e quattro di questi, una coppia di fidanzati e una coppia di coniugi, sono stati contagiati da persone rientrate da un viaggio all'estero: i fidanzati sono il contatto di una donna di Macomer; i coniugi avrebbero contratto il virus dalla figlia. L'altro caso di Cagliari è il contatto di un positivo già registrato a Carloforte.

Due i casi rilevati nel Sud Sardegna (ragazzi migranti), e poi ancora la donna di Macomer rientrata da un viaggio all'estero (collegata ai fidanzati di Cagliari); e una donna di Sassari sottoposta al test prima del ricovero in ospedale.

IL CASO DI SANT'ANTIOCO - A Sant'Antioco il nuovo caso di positività, annunciato ieri in diretta Facebook dal sindaco Ignazio Locci, riguarda un ragazzo sardo che lavora fuori Sardegna ed è rientrato in famiglia per le vacanze. Il giovane, insospettito da alcuni sintomi, ha chiesto di essere sottoposto a tampone ed è risultato positivo al Covid 19. "Si trova in isolamento domiciliare e sta bene - ha detto il primo cittadino - sono in corso tutte le verifiche su luoghi e persone frequentate dal giovane. Il virus non è in vacanza e dobbiamo combatterlo con comportamenti attenti e responsabili".

A Carloforte, dopo la notizia dei tre positivi di inizio settimana e la successiva indagine epidemiologica, sono state messe in quarantena 45 persone e ieri sono stati eseguiti altri 20 i tamponi.

"I tre ragazzi positivi si sono contagiati tra loro - ha detto l'assessore alla Sanità Gianfranco Grosso - adesso bisogna capire se il focolaio finisce qui, come tutti speriamo, o se ci sono stati altri contagi. Per questo dobbiamo aspettare il risultato dei tamponi".

(Unioneonline)
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