Secondo le stime – ormai vecchiotte, sono datate 2018 – del progetto di riqualificazione, durante le giornate invernali la Statale 554 è un percorso obbligato per circa 20mila automobilisti. D'estate, quando l'Isola esplode di turismo, sono più del doppio. E i tempi di percorrenza di questa strada ibrida, metà tangenziale e metà vialone urbano, si allungano di conseguenza. Ancora di più se, come giovedì pomeriggio, c'è un incidente: basta un tamponamento per paralizzare il traffico fino all'Asse mediano di Cagliari.

Quattordici chilometri, sei semafori: il piano dell'Anas prevede una spesa di 233 milioni per sostituire le lanterne agli incroci con altrettante rotatorie, in modo da ridurre i tempi di percorrenza. Adesso per andare da viale Elmas al Margine Rosso all'ora di punta servono venticinque minuti. Salvo imprevisti, che sono sempre dietro l'angolo. I pericoli non mancano. Specialmente nel tratto senza guardrail, nel territorio di Selargius.

Qui ogni giorno si sfida la sorte attraversando la Statale per andare da via Sant'Anna a via Meucci, nella zona industriale. Ieri all'ora di pranzo, in una manciata di minuti, decine di automobilisti hanno schivato prima papà e figlio (di ritorno da scuola, con grembiule e zaino) in bicicletta, poi un altro ciclista solitario che ha compiuto la stessa manovra-pirata nonostante la doppia striscia continua.

Michele Ruffi

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