Momenti concitati all’interno del negozio Foot Locker di via Garibaldi a Cagliari.

Nello store sono entrati cinque ragazzi, che hanno iniziato a girare per gli scaffali. Uno di loro ha poi preso alcuni abiti e si è diretto verso un camerino di prova. All’uscita, però, una commessa si è accorta che una delle felpe prelevate era sparita. Il giovane se l’era infatti messa addosso, sotto agli altri abiti. Un altro capo era invece lacerato, per la rimozione forzata del dispositivo anti-taccheggio. 

A quel punto nel negozio è scattato l’allarme. Il giovane, nel tentativo di fuggire, ha iniziato a inveire e minacciare la commessa, spintonandola e facendola cadere violentemente a terra, spalleggiato da uno degli amici.

Nel frattempo sul posto sono arrivati i carabinieri del Norm della Compagnia di Cagliari, che hanno fermato il ragazzo, facendolo salire sull’auto di servizio per portarlo in caserma per accertamenti. La gazzella, però, è stata accerchiata dagli amici del giovane, tra cui suo fratello, che hanno iniziato ad urlare contro i carabinieri per impedire che il ragazzo venisse condotto via. 

Ma la vicenda non è finita: dopo l’arrivo in caserma il giovane ha fornito ai militari un nome falso, sostenendo di essere minorenne, ma dai data base è poi emersa la sua identità: si tratta di un 20enne algerino senza fissa dimora.

Al termine degli accertamenti è stato così arrestato per rapina impropria e falsa attestazione a pubblico ufficiale sull'identità personale e trattenuto in camera di sicurezza in attesa dell'udienza per direttissima davanti al giudice. 

(Unioneonline/l.f.)

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