Da mesi le persone con Talassemia di tutta la Sardegna stanno subendo gli effetti di numerosi disservizi, in particolare per i 450 pazienti dell'Ospedale Microcitemico di Cagliari si ripetono continui rinvii delle terapie trasfusionali.

La denuncia arriva dalla presidente di Thalassa Azione Onlus Aps, Maria Antonina Sebis.

"Malgrado la dedizione e l'impegno degli operatori sanitari - spiega Sebis in una nota - la grave carenza di organico dei centri trasfusionali, a cui non pare si riesca a trovare soluzione, sta mettendo in ginocchio un opportuno approvvigionamento di sangue per il fabbisogno dell'intera popolazione sarda. Ciò significa per chi la trasfusione di sangue la deve eseguire ogni 15-20 giorni, non solo vivere nell'incertezza, nell'impossibilità di programmare l'attività scolastica, lavorativa e personale in attesa della terapia, ma minare la serenità e il benessere di pazienti, piccoli e grandi, e delle loro famiglie".

"Stiamo tornando indietro di 40 anni - denuncia l'associazione - e non siamo più disposti a tollerare questa situazione, dobbiamo salvaguardare la nostra salute e la nostra qualità di vita. Nonostante i numerosi appelli alle istituzioni preposte all'organizzazione della cura e della presa in carico dei pazienti con Talassemia, che afferiscono a 14 diversi 'luoghi' di cura della regione, ancora non esiste una rete regionale che garantisca un coordinamento nell'approccio multidisciplinare indispensabile per un'accettabile cura di questa patologia. Considerati i disagi che i pazienti e le loro famiglie stanno subendo e l'inerzia dell'Assessorato alla Sanità regionale chiederemo conto nelle sedi opportune dei danni arrecati a tutta la categoria di persone che rappresentiamo". 

(Unioneonline/v.l.)

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