Saranno due, non più uno, gli incontri fra i sindacati e l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi per discutere della vertenza dell’Arnas Brotzu, con lo stato di agitazione in atto da alcune settimane e la minaccia di sciopero. Una possibilità, quest’ultima, rilanciata con forza dopo il forte malcontento di medici e dirigenti perché – all’ultimo – era saltato il precedente incontro con l’assessore. Il confronto, che ha come obiettivo arrivare a un adeguamento degli stipendi dei lavoratori in base anche a quello dei colleghi delle altre aziende sanitarie, ora sarà diviso in due: i tre sindacati confederali hanno chiesto di spostare il faccia a faccia a lunedì 21 (ore 12), mentre per le altre sigle (Cimo, Anaao-Assomed, Aaroi Emac, Fassid, Fesmed e Fvm) è confermata la data di venerdì 18 alle 10.

Nel frattempo, i medici dell’ospedale più grande della Sardegna si sono detti «non disponibili a effettuare orario eccedente rispetto a quello contrattualmente previsto (34 ore più 4 ore di aggiornamento professionale settimanali), quindi non svolgeranno lavoro straordinario e prestazioni aggiuntive».

Bartolazzi, sulla vertenza del Brotzu, aveva già fatto sapere di essere al lavoro per trovare una soluzione per gli stipendi: «L'assessorato è impegnato da diverse settimane nell'elaborazione di alcuni modelli di riferimento basati sull'applicazione dell'attuale legislazione regionale e nazionale e su alcune esperienze specifiche riferite ad altre Regioni italiane. Ciò al fine di individuare il parametro di perequazione più equo in grado di soddisfare le giuste rivendicazioni dei medici».

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