È arrivata l’ora dello scaricabarile sulle responsabilità delle recenti perdite nella rete idrica in viale Diaz, a Cagliari, che hanno causato pesanti disagi a cittadini, scuole e attività commerciali della zona. La prima risale al 13 novembre, la seconda al giorno successivo. 

Abbanoa, in una nota, il 14, aveva puntato il dito contro la «ditta che sta eseguendo i lavori per la metro», durante i quali si era rotta una condotta. 

L’Arst, società appaltatrice di quel cantiere tanto contestato, interviene con la sua versione: ammette le responsabilità della ditta per l’episodio del 13 novembre, quando «durante le attività di scavo da parte dell’Ati appaltatrice, è stata danneggiata una valvola della condotta idrica, collocata a una quota molto più superficiale rispetto alla tubazione principale». 

Tuttavia, aggiungono dalla società regionale dei trasporti, «a seguito della rialimentazione idrica della fornitura, in un punto diverso, situato in un’area non ancora interessata dagli scavi, è stata riscontrata una copiosa perdita». Anche in questo caso, dicono da Arsrt, «i tecnici di Abbanoa sono intervenuti prontamente, consentendo il ripristino dell’erogazione idrica in serata».

Sulla nuova perdita del 14, l’Arst sostiene che  si sia registrata «in un punto non ancora individuato con precisione, e in un’area ancora non interessata dagli scavi: per localizzarla e risolverla, Abbanoa ha eseguito i necessari saggi». 

Enrico Fresu 

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