Muffa, macchie nei muri, disagi e cattiva organizzazione degli spazi. Queste alcune voci nella valutazione data dall’associazione studentesca universitaria “Unicaralis” al nuovo Campus “Emilio Lussu”, sorto in viale La Plaia a Cagliari. I primi inquilini si sono trasferiti nella struttura il 30 luglio scorso. Ma lo stabile, nuovissimo e «realizzato con criteri all’avanguardia» – come aveva dichiarato il presidente dell’Ersu Cosimo Ghiani –, non starebbe soddisfando le aspettative di chi oggi ci vive. Il tutto dopo neanche un mese dal taglio del nastro.

Come denuncia l’associazione sul suo profilo Instagram, l’apertura «era stata definita dall’Ersu una giornata storica. E da un certo punto di vista lo è perché in meno di un mese il nuovo studentato ha presentato le problematiche di un edificio fatiscente in tempi record». Tra le tante segnalate nel post anche «ruggine, mancanza di acqua calda, bagni non idonei, ascensori guasti e temperature non regolabili». 

«Le studentesse e gli studenti – continua il post – chiedono giustamente miglioramenti tangibili: un bagno accessibile al piano terra, un’aula studio pronta e servizi mancanti, come un bar e una palestra. Vengono richieste anche migliorie pratiche, come microonde in ogni piano e soluzioni per un servizio mensa e trasporti (il servizio ctm è praticamente inesistente in una zona poco abitata)».  

Le migliorie sarebbero necessarie «se si vuole garantire un servizio che agevoli la permanenza nel capoluogo cagliaritano invece che complicarlo», tuona l’associazione che chiede «un dialogo onesto e franco con l’Ersu, perché la Casa dello Studente deve essere un luogo adatto e vivibile per tutti».

(Unioneonline/v.f.)

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