Dopo tanta attesa, la passeggiata sul mare tra la spiaggia di Calamosca e quella di Cala Fighera si sono rifatte il look e sono state finalmente inaugurate. Al posto dell’asfalto dissestato e pieno di buche, c’è una pavimentazione in colore e materiale eco-compatibile. Il tratto stradale prospiciente l’area a rischio frane è stato messo in sicurezza con staccionate in legno di castagno, mentre il guardrail metallico lato mare è stato sostituito da una barriera in acciaio e legno. Rifatti anche tutti i sotto-servizi; e poi ci sono le panchine in legno e ferro che guardano al mare. Manca (almeno per ora) il verde, a protezione del lato collinare con la sistemazione di piante ed essenze locali, come previsto dal progetto originale.

L'opera, che rientra nell’ambito del bando Litus destinato al recupero e riqualificazione delle aree costiere, fu approvato dalla giunta Zedda ed è costato circa 550.000 euro. Il restyling era partito nel 2018 e si sarebbe dovuto concludere entro il 24 febbraio 2019, stando a quanto riportava il cartello affisso a inizio cantiere, ma, a causa di lungaggini burocratiche e vincoli ambientali e, in ultimo, l'arrivo della pandemia, i tempi si sono ulteriormente prolungati. C’è stato poi l'atteso via libera della Soprintendenza ai Beni paesaggistici. Inizialmente i tecnici del Ministero dell’Ambiente erano perplessi per via della presenza di volatili e altri animali rari, che lo rendono un sito vincolato da norme severe. Alla fine l’iter si è sbloccato.

La nuova passeggiata piace a tanti, soprattutto a chi frequenta le spiagge della zona da anni e quindi ricorda com’era prima: “Ci vengo da sempre”, dice Franco Erriu mentre si appresta a godersi una giornata di mare nella bellissima Cala Fighera: “Un posto così meritava di essere sistemato”. Federica Tatti concorda: “Possiamo anche sederci nelle panchine per toglierci la sabbia dalle scarpe”. Vanna Boi però aggiunge: “Le panchine sotto il sole non sono il massimo, ci vorrebbe una tettoia. Per il resto, è fatto bene, anche se avrei messo del verde”. Carlo Manca rileva delle criticità: “Ci sono già delle mini discariche e muretti distrutti da anni e mai sistemati. Questo stride col bel lavoro fatto. Ci vorrebbe un assessorato alla bellezza”. Interviene Sardegna Sotterranea, tramite il suo presidente Bruno Casanova: “Opera lodevole dell'amministrazione comunale. Passeggiata bella e gradevole rispetto al passato”.

Marcello Polastri, a capo della Commissione comunale Patrimonio, aggiunge: “Ho chiesto a chi di dovere di inserire cestini porta rifiuti perché sono insufficienti e la zona si sta già sporcando”.

Le associazioni culturali Gruppo Cavità Cagliaritane, Esplora Sardegna e Turisti Per Cagliari, dal canto loro hanno chiesto alle istituzioni competenti di "prendersi cura anche dei sentieri che portano al tempio di Astarte, della cartellonistica turistica ed esplicativa, per una zona di grande valenza ambientale sulla quale l’attenzione non dovrebbe mai venir meno”.

© Riproduzione riservata