Cagliari, riapre il risto-bar dopo l’intossicazione da pesce: «Nessuna irregolarità, anche noi vittime»
Raffaele Coccodi, titolare di Le Plus Bon: «Abbiamo dimostrato documenti alla mano di non avere responsabilità per l’accaduto»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Ci dispiace per i nostri clienti abituali: li ho chiamati per esprimere la nostra vicinanza. Ma quanto accaduto non è dipeso da noi: abbiamo acquistato il prodotto dai nostri fornitori abituali, come dimostrato, documenti alla mano, ai carabinieri del Nas e al personale della Asl. Anche l’ispezione effettuata nei locali e nella cucina non ha fatto emergere irregolarità. Siamo da cinquant’anni in questo settore e non è mai capitato nulla. Andremo avanti con la consueta professionalità e serietà. E siamo soprattutto contenti che le persone finite in ospedale alla fine stiano comunque bene». Raffaele Coccodi guida l’azienda di ristorazione e catering di famiglia, Le Plus Bon.
Lunedì il locale di piazza de Gasperi è finito al centro di un episodio di intossicazione da cibo: undici persone dopo aver mangiato del tonno hanno accusato malori e sono stati accompagnati dal personale del 118 al Brotzu e al Santissima Trinità con la sindrome “sgombroide”, per alta concentrazione di istamina, per accertamenti medici. Altre due o tre sono andate in ospedale autonomamente. Nessuno dei clienti è grave e molti sono già stati dimessi.
Al termine dei controlli, Nas e Asl hanno disposto alcune prescrizioni e oggi Le Plus Bon di piazza de Gasperi sarà nuovamente aperto. Intanto i militari hanno avviato le indagini ricostruendo il percorso del tonno acquistato dall’attività, sequestrando 36 chili di prodotto ittico in un centro di approvvigionamento della zona industriale di Macchiareddu.
L’intervista completa nell’articolo di Matteo Vercelli su L’Unione Sarda, in edicola e sull’app.