Sono stati gli agenti dell'ufficio Immigrazione della questura di Cagliari a notare la presenza di alcuni richiedenti asilo che, presentando domanda di permesso di soggiorno, avevano un reddito, quello di cittadinanza. Tra loro anche stranieri irregolari ma che ricevevano già il sussidio. Così sono nate le indagini della seconda sezione della Squadra Mobile che insieme ai colleghi dell'immigrazione, in un costante lavoro di acquisizione dati con l'Inps, ha fatto emergere più di 600 irregolarità: 140 stranieri, tutti africani, sono stati così denunciati per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Altri 478 richiano l'incriminazione e la revoca del beneficio.

Un raggiro da quattro milioni di euro scoperto da Polizia e Inps, che fa salire a oltre 1.100 il numero delle revoche del reddito avvenute nel primo trimestre del 2022 dall'Inps, come evidenziato dalla vice direttrice Simona Bassi. E i controlli, soprattutto sulla residenza da almeno dieci anni per poter chiedere il beneficio, sono sempre più stringenti con l'incrocio delle banche dati.

LE INDAGINI – Il filone d'indagine sugli stranieri è nato da un’attenta verifica dei requisiti per ottenere la cittadinanza italiana: così la Squadra Mobile di Cagliari, coordinata dal dirigente Fabrizio Mustaro, e l’ufficio Immigrazione, sotto la regia di Fabrizio Selis, hanno scoperto le innumerevoli irregolarità. Ma sono numerose le denunce effettuate l'anno scorso e in questi mesi su cittadini cagliaritani che non hanno altri requisiti e attraverso autocertificazioni false ottengono il reddito di cittadinanza.

"I soldi vengono recuperati con piani di rientro e successivamente attingendo da conti correnti, altri sussidi o beni immobili", ha spiegato la vice direttrice regionale dell'Inps.

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