Nuovo giorno di protesta per gli operatori socio sanitari del Policlinico di Monserrato.

Hanno piazzato le tende sotto l’assessorato regionale della Sanità, in via Roma a Cagliari, e chiedono continuità lavorativa e anche la stabilizzazione dopo anni di sacrifici per dare una mano negli ospedali nel periodo del Covid.

I 36 precari, al freddo e con la pioggia che ha bagnato le tende visitate anche dai topi, continuano la loro battaglia, «a oltranza», fino a quando non otterranno risposte dalla politica.

«Siamo stati sostituiti, usati e siamo stanchi - ripetono - Abbiamo contribuito alla lotta contro il Covid, lavorato duramente e spesso in condizioni disastrose. Ci hanno chiamato eroi e ci hanno promesso una tutela che, invero, non è mai arrivata. La nostra manifestazione è il vessillo del nostro amore per la nostra azienda, un'azienda per la quale molti hanno speso energie, forze e professionalità. Abbiamo stretto la mano alle persone malate di Covid, impauriti dal dover morire soli, lontani dalla loro amata famiglia e dalla loro casa. Abbiamo mantenuto un'adeguata assistenza di base e aiutato schiere di infermieri e dottori. Eravamo spaventati anche noi - osservano - E ora veniamo presi in giro due volte, anche da chi ci aveva promesso una continuità lavorativa».

Dopo la visita della presidente della Regione in pectore Alessandra Todde e dell'esponente dei progressisti Francesco Agus, è passato anche qualche paziente che li ha conosciuti personalmente e ha voluto manifestare la propria solidarietà. «Sono stato ricoverato un mese nel reparto di cardiologia del Policlinico - racconta una persona - conosco alcuni di loro. Ho visto il loro impegno ogni giorno e ogni notte quando era necessario stare vicino ai pazienti, agli anziani a chi aveva bisogno di essere sostenuto. Non si possono gettare alle ortiche professionalità come queste che hanno dato tantissimo alla azienda ospedaliera».

(Unioneonline/s.s.)

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