Otto agenti della polizia penitenziaria di Cagliari risultano iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di procurata evasione di quattro detenuti assegnati al lavoro esterno (possono uscire al mattino e rientrare in carcere la sera) per i quali la Procura ipotizza il reato di evasione.

Il fascicolo, assegnato al sostituto procuratore Andrea Massidda, è nato dai controlli effettuati alla portineria del Dipartimento regionale dell'Amministrazione penitenziaria (ospitato nell'ex carcere di Buoncammino di Cagliari) dove gli agenti annotano gli orari d'arrivo e di uscita di tutte le persone che entrano nella struttura e, dunque, anche dei detenuti che lavorano all'interno.

In quattro, secondo il sospetto del pm Massidda, entravano e uscivano dal luogo di lavoro per tornare nel carcere di Uta, dove sono detenuti, non rispettando gli orari indicati.

A difendere gli otto agenti della penitenziaria accusati di procurata evasione dei quattro detenuti-lavoratori (che ogni tanto sarebbero usciti con oscillazioni tra 10 e i 50 minuti rispetto all'orario di lavoro) è l'avvocato Gianluca Aste, che ridimensiona la vicenda, ritenendo che nessuno degli agenti abbia commesso alcun reato.
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