Trovandosi in difficoltà economiche ha smesso di corrispondere alla figlia 34enne l'assegno che il Tribunale di Cagliari gli aveva imposto di versare dopo la separazione dalla moglie, avvenuta nel marzo 2009.

La figlia, residente a Ivrea e con un'occupazione precaria, si è dunque rivolta a sua volta al giudice, per riottenere quanto le spettava, ovvero 250 euro mensili.

Ma il magistrato, in questo caso, ha dato ragione al padre, 57enne, che aveva subìto un pesante contraccolpo a causa del fallimento della società dove aveva lavorato per un trentennio (e che rischiava fino a un anno di carcere), "sconfessando" la precedente ordinanza.

In base alla sentenza, infatti, anche se la figlia non ha un lavoro stabile e la mamma si è allontanata dal nucleo famigliare, se il padre è in difficoltà economica non è obbligato a garantire "i mezzi di sussistenza".

(Unioneonline/l.f.)
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