In Sardegna è il primo esempio di costruzione interamente in calcestruzzo armato. Palazzo Tirso, elegante sede liberty della SES (Società Elettrica Sarda), progettato a metà degli anni '20 del secolo scorso dall'architetto cagliaritano Flavio Scano, grazie alla sua invidiabile posizione nel cuore del porto turistico, potrebbe diventare quel prestigioso albergo "a 5 stelle" che ancora manca al lungomare.

Più di mezzo secolo fa - nel 1962 - quando, con la nascita dell'Enel, la sede si sposta nel vicino grattacielo, il palazzo diventa sede dell'Area Territoriale dell'allora Banco di Napoli, poi del Gruppo Intesa, sino all'acquisto da parte della famiglia Puddu, storici e affermati costruttori cagliaritani.

L'ULTIMO RESTAURO - "Allo stato attuale, palazzo Tirso è stato completamente ristrutturato nelle sue parti esterne (facciate e coperture) e in quelle strutturali. Adesso -, afferma la proprietà - siamo nella fase in cui dobbiamo assumere la decisione operativa , capire cioè cosa diventerà questo autentico gioiello architettonico davanti al mare di Cagliari".

In altre parole, completato il restauro conservativo del contenitore ("sotto la lente della Soprintendenza, che ha seguito passo dopo passo tutti i lavori in ogni fase") si dovrà ora decidere la distribuzione degli spazi in ragione della destinazione finale del bene, se cioè a uso residenziale (forse la meno probabile, visto l'andamento del mercato immobiliare), terziario o ricettivo-alberghiero.

VINCOLI STORICI - "Siamo intervenuti su un bene storico e architettonico, soggetto a una serie di vincoli -, dice ancora la famiglia Puddu, - che ha richiesto, per ottenere le relative autorizzazioni, tre anni di dialogo e confronto con la Soprintendenza".

La parola ora passa al marketing, ai progetti di ingegneria finanziaria, agli analisti del mercato: "Perché c'è indubbiamente una domanda di posti-letto di qualità superiore, ma la nostra vocazione non è quella degli albergatori, per cui siamo in una fase di attenta osservazione poi valuteremo l'ipotesi migliore".

ALBERGHI DI LUSSO - Nei prossimi anni Cagliari potrà vantare un pacchetto di hotel pluristellati lungo la direttrice del fronte mare. A cominciare dal nuovo Mediterraneo per finire agli storici palazzi Accardo, Vivanet e, appunto, Tirso.

Un'inversione di tendenza, quasi una riconciliazione fra la città e il suo mare se si pensa che - appena vent'anni fa - il porto era un'immensa zona sterile recintata e interdetta. Grazie alla rinnovata viabilità della via Roma (prossima all'ennesima rivoluzione con il passaggio della metropolitana di superficie), al boom del turismo crocieristico, alla passeggiata a mare, alla pedonalizzazione della Marina e di grosse quote rionali del centro storico, si sta chiudendo la ferita aperta fra la città e il suo Golfo degli Angeli.

CITTÀ DI MARE - Solo una lite giudiziaria sta bloccando il rilancio dell'Hotel Mediterraneo, acquistato da un imprenditore russo quattro anni fa. Oggi l'albergo è un cantiere aperto proprio sotto la basilica di Bonaria, quasi uno sfregio nella piazza dei Centomila (fine lavori previsto per settembre 2018).

Palazzo Accardo, fra Rinascente e Palazzo Bacaredda, è stato venduto all'asta dal Comune per quasi tre milioni, acquistato da un'imprenditrice: resta il nodo del Caffè Svizzero.

Altro gioiello è Palazzo Vivanet, interessante esempio di architettura neogotica di fine '800. Sventrato letteralmente dalle bombe del 1943, è stato albergo (Il Moderno) poi Casa dello studente. C'è poi Palazzo Doglio, stessa proprietà del Forte Village, anch'esso destinato a un futuro a 5 stelle.

Paolo Matta

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