Prima la laurea, poi il dottorato e i master. Con una linea del traguardo che si sposta un secondo prima di averla raggiunta. E che spesso nasconde un futuro fatto di incertezze.

I numeri sono implacabili: nel 2016 solo il 35% dei circa 4 mila laureati nell’ateneo cagliaritano è riuscito a trovare un lavoro il primo anno.

Ben più basso del 42,7% di tutti gli altri atenei italiani; a tre anni il 54,9% contro il 66,1% e a cinque anni il 70,5% contro il 74,6%.

Certo, le possibilità di trovare un’occupazione in Sardegna sono più basse rispetto al resto del Paese. Così spesso si torna al punto di partenza: casa dei genitori. Alla ricerca di un lavoro qualsiasi pur di racimolare qualche euro. Nel giornale in edicola storie di laureati pronti fare a le valigie e di chi invece ce l’ha fatta.
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