Un altro passo significativo nel percorso della causa di beatificazione di suor Teresa Tambelli, la suora Figlia della Carità, superiora dell’Asilo della Marina, a Cagliari, accompagnata dalla fama di santità. Il “Congresso dei teologi” del Dicastero per le Cause dei santi ha appena riconosciuto nella vita della religiosa la disposizione costante a compiere il bene con continuità e senza esitazioni.  

«Senza questo riconoscimento ufficiale - sottolinea il postulatore generale, padre Giuseppe Guerra - la causa di suor Tambelli si sarebbe fermata definitivamente. Ora è destinata ad andare avanti e nei prossimi mesi passerà al vaglio dei cardinali e vescovi del Dicastero presieduto dal cardinale Marcello Semeraro. Se anche questo sarà positivo, il “processo-Tambelli” sarà valutato dal Papa che con un decreto dichiarerà l’eroicità delle virtù della suora de “is piccioccus de crobi” e delle “damine di carità”. Soltanto allora suor Teresa potrà essere chiamata “venerabile”. Quando questa prima, fondamentale fase, sarà completata è difficile stabilire con esattezza. Mi auguro al più presto».

Il cammino

Suor Teresa Tambelli ha trascorso dieci  dei suoi 57 anni cagliaritani (1914-1924) alla scuola di suor Giuseppina Nicoli, beatificata il 3 febbraio 2008, ereditandone non solamente gli incarichi e le opere, ma anche - come è stato scritto -  «il metodo, la finezza di tratto, la purezza della vita, la pietà e l’infaticabile generosità». Il “processo” romano della causa di beatificazione segue la fase diocesana avviata il 14 dicembre 2015.  In quell’occasione il postulatore generale presentò il “supplex libellus” all’allora arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, per l’apertura dell’Inchiesta locale sulla vita e sulle opere di suor Tambelli. Ottenuto il parere positivo della Conferenza episcopale sarda (6 febbraio 2016) e il “Nihil Obstat” della Santa Sede (23 giugno 2016), il 6 novembre dello stesso anno l’arcivescovo aprì la prima sessione del processo. In tre anni il tribunale diocesano ha sentito 55 testimoni e la commissione storica ha preso in esame un migliaio di documenti conservati in 9 archivi sardi, nazionali e internazionali (archivio della casa madre delle Figlie della Carità a Parigi). «Storici e teologi, che in momenti diversi hanno analizzato la vita e le virtù di suor Teresa Tambelli, si sono mossi - spiega padre Giuseppe Guerra, postulatore della causa - nel solco del magistero di papa Francesco,  spinti dalla “fama sanctitatis”, cioè dell’opinione comune diffusa tra i fedeli di Cagliari di una suor Tambelli percepita come testimone di Cristo e delle beatitudini evangeliche».

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