L'iniziale periodo di serenità è finito come a volte capita nei matrimoni andati male: convivenza difficile e tensione sempre più alta fino a quando tra moglie e marito sono volati gli stracci e la vicenda è finita in tribunale.

Non solo per la separazione, arrivata nel 2000, ma anche per una presunta diffamazione.

Vittima degli insulti, arrivati via Facebook l'ultimo giorno del dicembre 2012, sarebbe il pianista cagliaritano del Teatro lirico Stefano Figliola, 61 anni, preso di mira (secondo le accuse), assieme ai tre colleghi musicisti Ester Pani, Gabriela Mereu e Anna Maria Melis (come lui docenti al Conservatorio), dalla sua ex compagna Serenella Moretti, autrice di un post pubblicato nel proprio profilo personale. Una serie di frasi ritenute volgari e riguardanti i loro "neuroni", la speranza che il "caro 2013" potesse portare novità a lei gradite (e non positive per i destinatari) e così via.

DIFFAMAZIONE - Considerazioni dal contenuto in alcuni passaggi esplicito e ritenuto "diffamatorio e lesivo della reputazione" dei quattro artisti da parte dell'avvocato Carlo Monaldi, loro legale, secondo cui gli insulti erano stati "portati a conoscenza di un numero imprecisato di utenti ai quali è stato consentito l'accesso, da parte della loro autrice, al proprio profilo Facebook".

Figliola e i colleghi avevano scoperto l'esistenza del post "attraverso comuni conoscenti i quali avevano avuto modo di leggerlo".

Il successivo esposto in Procura, presentato nel febbraio 2013, era sfociato nel processo ora in via di conclusione: proprio ieri in Tribunale davanti al giudice Sara Ghiani era prevista la discussione, ma requisitoria del pm Alessandro Pili e arringa del difensore Maria Donata Concas sono state aggiornate al 17 novembre. Con Moretti è sotto accusa per lo stesso reato Andrea Mudu: aveva commentato le dichiarazioni della donna storpiando il nome dei musicisti "paragonati ai sette nani della fiaba di Biancaneve", scrive il pm nel capo di imputazione.

LA CAUSA ROTALE - Il coinvolgimento di Pani, Mereu e Melis dipende probabilmente dal loro ruolo di testimoni nella causa rotale per l'annullamento del matrimonio tra Figliola e Moretti.

È quanto sostenuto nell'esposto del pianista.

L'imputata inoltre ha un secondo processo in corso davanti al giudice Andrea Deidda per lo stesso reato, che sarebbe stato commesso in un'occasione differente, ed è stata destinataria di un'ulteriore querela.

L'indagine in questo caso sarebbe in corso.

LA DIFESA - L'avvocata Maria Donata Concas al momento preferisce non commentare e attende la sentenza.

Andrea Manunza

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