Ha appena attraccato al molo Rinascita di Cagliari la Peace boat, la nave della pace che porta in giro per il mondo gli hibakusha, i sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki per raccontare la propria esperienza e chiedere la messa al bando e la distruzione degli arsenali nucleari.

Una crociera che ha già portato risultati importanti: la Ican, l'associazione che l'ha organizzata, ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 2017. Ed è riuscita a far approvare all'Onu il trattato per il disarmo nucleare, già adottato da una cinquantina di Paesi. Tra questi non c'è l'Italia. Non a caso, la campagna nazionale si chiama "Italia ripensaci".

La giornata cagliaritana, iniziata in Municipio con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessore alle Politiche sociali Nando Secchi, il presidente del Consiglio comunale Guido Portoghese e le consigliere Benedetta Iannelli e Rita Polo, prosegue alle 16 con un incontro al seminario arcivescovile con i sopravvissuti all'orrore atomico. Ci sarà anche Lisa Clark, la referente italiana di Ican.

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