Cagliari, il rogo nel parco di San Michele appiccato per vendicarsi della pizzeria che lo aveva licenziato
Il 50enne di Villacidro, indagato per l’incendio e arrestato per aver danneggiato le telecamere del parco e l’auto di un dipendente del locale, è stato rilasciatoAvrebbe appiccato l’incendio scoppiato sabato pomeriggio nel parco di San Michele a Cagliari per vendetta, a causa del mancato pagamento di alcune somme di denaro. Il rogo ha devastato mezzo ettaro di bosco.
Marco Curridori, il 50enne di Villacidro che già sabato scorso era stato salvato dal pestaggio, è stato rimesso in libertà e sottoposto all’obbligo di presentarsi in caserma e firmare il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
L’uomo era indagato per incendio boschivo doloso ed era finito in manette per danneggiamento aggravato di beni pubblici e privati.
I fatti
Dopo il rogo di luglio che aveva già devastato una parte dell’area verde, le fiamme sono nuovamente divampate nel parco urbano di San Michele nel pomeriggio del 16 settembre. Secondo gli agenti del Corpo Forestale voleva punire i titolari della pizzeria che si trova all’interno del parco perché a suo dire lo avevano licenziato senza saldare tutto il dovuto.
Sabato è stato sorpreso mentre appiccava il rogo da uno dei responsabili della pizzeria: ne è nata una colluttazione terminata con l'arrivo della polizia e il trasporto in ospedale di Curridori. Poche ore dopo l’uomo è tornato e ha danneggiato con una catena e un casco l’auto di un dipendente della pizzeria e le telecamere del parco. Qui è stato colto sul fatto dai forestali, che lo hanno arrestato. Finito ai domiciliari, domenica è evaso e per questo è stato nuovamente arrestato, questa volta dai carabinieri.
Oggi si è presentato in Tribunale per il processo per direttissima. L'avvocato che lo rappresenta, Ignazio Ballai, ha chiesto i termini a difesa e ha ottenuto che il suo assistito venisse rilasciato: avrà l'obbligo di presentarsi in caserma tre volte a settimana.
(Unioneonline/L)