Cagliari e lo sport (di Carlo Figari)
Un settore ancora tutto da valorizzare nell'ambito di un piano per sviluppare il turismoNell'agenda della nuova giunta Truzzu lo sport non figura certo ai primi posti per le urgenze, ma è un settore che non bisogna sottovalutare per il presente e soprattutto il futuro di una città ambiziosa quale vorrebbe essere Cagliari così come delineata nei programmi elettorali. Riguarda tutti, la salute dei singoli cittadini e della collettività, toglie i ragazzi dalla strada e offre numerose opportunità di lavoro. Ma, non ultimo, è un importantissimo volano pubblicitario per il turismo, presentando la città come teatro di eventi nazionali ed internazionali.
Lasciamo da parte la squadra rossoblù che da mezzo secolo è testimonial non solo di Cagliari, ma dell'intera Sardegna, e pensiamo invece ad altre grandi opportunità. Cominciando dalla presenza oggi della barca Luna Rossa sfidante di Coppa America che ha portato in città un team di oltre cento persone tra atleti, tecnici e familiari, e che ha catapultato il capoluogo all'attenzione mondiale.
Per questo mese di settembre è annunciato il varo del "mostro" marino ed è già iniziata l'attesa per la prossima primavera quando, proprio nelle acque del Golfo degli Angeli, si disputerà la prima tappa delle selezioni di qualificazione. Le tv di tutto il mondo si concentreranno sulle regate inviando immagini della città, delle sue bellezze e dell'incantevole mare, sino agli Usa e alla lontana Australia. Che occasione straordinaria di promozione turistica. Come non cogliere questo incredibile assist?
L'importante è che l'amministrazione comunale non sia lasciata sola e che, insieme alla Regione e a tutti gli enti pubblici e privati, sappia cogliere ogni opportunità. Non sembra, ma i tempi sono stretti, anzi strettissimi. Bisogna partire subito con programmi di investimento e promozionali puntando a valorizzare quanto possa offrire la città con i suoi monumenti, i musei (i Giganti di Monte Prama probabilmente saranno ancora qui), il Poetto e le altre località del litorale.
Non serve una campagna last minute e raffazzonata sui giornali nazionali sperando di richiamare i turisti dell'ultimo momento. Come quella che abbiamo visto in questi mesi in piena stagione estiva. Far sapere che abbiamo il mare più bello d'Italia è un messaggio logoro e superato, che sentiamo nelle fiere da quarant'anni, dall'epoca del vituperato e ora persino rimpianto Esit. Che Cagliari abbia un mare fantastico con condizioni meteo eccezionali lo dimostra il fatto che Luna Rossa abbia voluto qui la sua base per tre anni di allenamenti. Ricordo le interviste a Giovanni Soldini che, agli inizi degli anni Duemila, regatava nel Golfo col suo trimarano Tim in occasione di alcune tappe del Gran Prix mondiale. Soldini, che ha navigato in tutti gli Oceani, era entusiasta di Cagliari. Per non citare il mitico Cino Ricci che in città era di casa e il cui figlio Franco ha aperto una scuola velica a Capitana.
Non solo vela. Vogliamo parlare di tennis con il presidente della Federazione nazionale Angelino Binaghi che non perde occasione per promuovere Cagliari e la Sardegna? La nostra città ha un eccezionale potenziale per lo sport, sia per praticarlo a tutti i livelli che come richiamo turistico. Come conferma la classifica appena pubblicata dal "Sole24Ore" che pone il capoluogo sardo al nono posto tra le province italiane nell'indice di sportività.
Dunque, lo sport è un settore da non sottovalutare ed anzi da valorizzare. Ho letto con interesse la recente intervista al neo assessore Paolo Spano che si deve occupare di polizia municipale, politiche per i migranti e ha anche la delega allo sport. Lo conosco da molti anni, conosco la sua serietà e l'abilità di cavaliere, istruttore e addestratore. Credo che nessuno più di lui possa avere un'idea per salvare l'ippodromo che, da oltre un ventennio, vive in costante agonia. Nei programmi avviati dalla giunta Zedda mancava un progetto concreto per rilanciare uno degli ippodromi più belli d'Italia. Confidiamo ora nell'assessore-cavaliere Spano, l'ultima speranza per far rinascere il galoppatoio e valorizzare un'area verde unica nel genere.
Carlo Figari