Per mercoledì mattina Novecento metri di abbandono: è quanto rimane oggi del canyon che taglia in due il colle di Tuvixeddu.

Arbusti che crescono nella pietra viva, reti in metallo arrugginito, cancelli sbarrati che nascondono alloggi abusivi, bottiglie di vetro e plastica abbandonate.

Questo è il posto che avrebbe dovuto far parte di un grande parco naturale a breve distanza dalle tombe puniche.

Doveva ospitare una strada utile a mettere in comunicazione via Is Maglias e via Castelli con via Falzarego e poi via San Paolo, uno dei tre lotti previsti nello studio di riqualificazione urbana e ambientale dei colli di Sant'Avendrace.

Tutto arenatosi in una controversia politica e giudiziaria decennale. Il futuro dipende dall'eventuale accordo sul quale stanno lavorando Stato, amministrazione cittadina e regionale.
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