"Crediamo che il massimo rappresentante del governo italiano possa ricevere una nostra esplicita richiesta pubblica di adoperarsi per fermare immediatamente l'invio di ordigni prodotti dalla Rwm Italia di Domusnovas destinati all'Arabia Saudita per la guerra in Yemen che l'Onu ha definito la più grave emergenza umanitaria dal '46 ad oggi. Chiediamo un'immediata azione del Governo anche per la riconversione della fabbrica a produzioni civili con piena salvaguardia dell'occupazione".

È uno dei passaggi della lettera scritta su iniziativa dell'iglesiente Arnaldo Scarpa, portavoce del Comitato Riconversione Rwm (Iglesias), e firmata da una sessantina di cittadini, religiosi e membri dell'associazionismo (Acli, Movimento Riconversione Rwm, Progetto Policoro, pax Christi, Movimento Focolari, Caritas, Cività Castellana e altri) di varie parti d'Italia presenti alcuni giorni fa alla Settimana Sociale dei Cattolici a Cagliari.

"Il lavoro di progettazione, produzione e vendita delle armi prodotte in Sardegna è un lavoro violento, ingiusto e distruttivo anche delle relazioni civili. Governo e Parlamento hanno espresso finora un'imbarazzante indifferenza mentre dovrebbero far proprie le parole del Papa che sostiene che ci sono lavori che umiliano la dignità delle persone e sono quelli che nutrono le guerre con la costruzione di armi. Da cittadini partecipanti alla Settimana Sociale - è la conclusione - chiediamo l'applicazione integrale della Legge 185 del '90 che dovrebbe (ma non lo impedisce) vietare la vendita di armi a Paesi belligeranti".

Sui temi della Settimana Sociale si è espressa anche l'associazione "Sardegna Pulita" che ritiene assolutamenti insoddisfacenti le proposte scaturite dall'evento e inviate al premier Gentiloni.

"Tutto qui?" si domandano polemicamente gli esponenti Angelo Cremone ed Ennio Cabiddu. "Non è stato inserito un solo rigo di riferimento alla continua bestialità delle Servitù Militari e nemmeno una minima condanna della produzione e commercio di bombe realizzate a Domusnovas, a pochi chilometri dalla sede dell'evento".

Angelo Cremone, Sardegna Pulita
Angelo Cremone, Sardegna Pulita
Angelo Cremone, Sardegna Pulita

I due esponenti ambientalisti giudicano inoltre "grave e ridicolo il non aver inviato delle proposte al Presidente del Parlamento Europeo Tajani considerate le delibere del Parlamento Europeo e della stessa Onu contro il traffico criminale delle bombe prodotte in Sardegna. Un triste passo indietro della Chiesa Italiana - conclude la nota - rispetto a quanto propone invece a gran voce lo stesso Papa Francesco".

Ennio Cabiddu, Sardegna Pulita
Ennio Cabiddu, Sardegna Pulita
Ennio Cabiddu, Sardegna Pulita
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