“Formati al merito come cittadini e come studenti”. È il titolo del dibattito che si è svolto stamattina nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile durante l’inaugurazione dell’anno 2023-2024 del College Universitario Sant’Efisio. All’incontro che ha anticipato la celebrazione della Santa Messa, hanno preso parte il direttore del Collegio, don Emanuele Meconcelli, l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, il prorettore vicario dell’Università di Cagliari, Gianni Fenu, e il direttore dell’Ufficio Nazionale della CEI per l’educazione, la scuola e l’Università, Ernesto Diaco. E ancora il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu e il presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, Vincenzo Salvatore.

«La cultura e la formazione – ha detto Baturi, costituiscono oggi il terreno sul quale è ancora possibile creare ponti, avvicinare le persone e così costruire un futuro di pace. In un tempo travagliato da guerre e particolarismi, il College rappresenta, anche alla luce delle esperienze di accoglienza che in esso prendono vita, tra i quali il progetto Unicore realizzato insieme all’Università di Cagliari e alla Caritas diocesana, una testimonianza di una fraternità possibile, dove ciascuno può imparare ad essere se stesso proprio perché inserito in una comunità e posto a confronto una cultura diversa dalla sua e con una proposta educativa stimolante».

Il College ha 115 stanze e ospita oggi 114 studenti - iscritti a trentanove diversi corsi di studio - che arrivano da dieci regioni italiane e otto, invece, sono studenti che arrivano dall’estero (Siria, Israele, Giappone, Eritrea e Repubblica Democratica del Congo). Il corso di studio più rappresentato è medicina e chirurgia con ventiquattro collegiali.

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