Il Tribunale di Cagliari organizza la “Settimana del Cuore”, un progetto dedicato alla cardioprotezione con un defibrillatore monitorato da remoto e collegato a una centrale operativa. Al Palazzo di giustizia sarà possibile seguire dei corsi di prima formazione rivolti a tutti gli iscritti all'ordine degli avvocati, ai magistrati e al personale di cancelleria e di polizia giudiziaria.

Il progetto nasce grazie alla collaborazione tra Simona Buono, esperta impegnata da oltre 14 anni nella cultura della diffusione capillare dei defibrillatori pubblici, il consiglio e il comitato pari opportunità dell'ordine degli avvocati di Cagliari.

Due le fasi dell’iniziativa: la prima consiste nell'installazione, all'interno del tribunale, di un defibrillatore di ultima generazione, collocato al piano terra e collegato con l'Areus. La seconda è la formazione del personale attraverso corsi dedicati coi massimi esperti del settore.

Tra i principali obiettivi del progetto figura il voler ridurre la mortalità da arresto cardiaco, promuovendo – soprattutto in luoghi pubblici ad alta frequentazione come il tribunale – la cultura della defibrillazione precoce con l'utilizzo di defibrillatori pubblici.

«Efficacia è la parola d'ordine del progetto», spiega Buono. «Oggi si muore anche a cuore sano. Purtroppo nel tempo le morti da cuore sono sopravvenute anche a causa di altri sintomi contemporanei, come lo stress. Dunque la possibilità di intervenire con un massaggio cardio-polmonare effettuato da personale formato sarà in grado di mantenere viva quella aritmia mortale, evitando una ipossia celebrale in attesa del defibrillatore».

La prima seduta plenaria è in programma nell’aula magna del liceo classico Dettori: attesi luminari quali il cardiologo pisano Maurizio Cecchini, il “padre” dei defibrillatori che da più di quarant’anni si occupa di medicina d’urgenza e che è promotore della rianimazione precoce in Europa.

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