Cagliari non dimentica il suo passato. E neanche il 1943, anno in cui la città è stata bombardata. Oggi quei momenti tragici possono essere studiati, rivissuti e ricordati grazie alla realtà virtuale, ascoltando le voci dei cagliaritani, sentendo l'improvviso suono della sirena e seguendo la corsa ai rifugi. E infine il boato dell'esplosione degli ordigni che arrivano dal cielo.

Il salto indietro nel tempo è possibile grazie a una mostra immersiva inaugurata al Lazzaretto di Sant'Elia, la cui parte centrale è costituita proprio dall'esperienza virtuale. Nella “passeggiata” tra i giardini delle Ferrovie Reali Sarde (odierna piazza Matteotti, davanti al municipio) si sentono le conversazioni dei cagliaritani. Poi arrivano le bombe e, grazie alla “full immersion” con caschi e visori, immergersi nel passato è più semplice. Terminata l'esperienza, la mostra consente di approfondire gli argomenti tramite postazioni multimediali con schermi touch screen e pannelli informativi. L'esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino al 28 maggio, è una produzione di Net Press, azienda sarda attiva nella creazione di videogames e nella formazione di figure professionali per la Video Game industry.

Il regista di “VR 1943: I bombardamenti di Cagliari” è Andrea Assorgia, direttore della scuola di arti e tecniche digitali Game Maker Academy, sviluppatore di videogame, ma anche autore di giochi e videogiochi, per lavoro e per passione, da più di 20 anni. Assorgia, esperto di realtà virtuale, è riuscito a fondere insieme il racconto della storia con l'uso della tecnologia 3D sviluppando un mondo artificiale che ricalca la Cagliari del 1943. Forte della sua esperienza al Lazzaretto di Cagliari e all'esterno, negli allestimenti delle mostre ed eventi culturali, la cooperativa Sant'Elia 2003 ha curato, minuziosamente e dettagliatamente, l'impianto scenico della mostra.

(Unioneonline/v.f.)

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