Erano convinte di mettersi in tasca qualche decina di euro per fare acquisti natalizi.

Mai le promoter di "Mondo convenienza", cacciate via, venerdì, dai "Mercatini di Natale" del Corso, avrebbero immaginato di ritrovarsi al centro di un caso.

Quei volantini, croce e delizia dei consumatori, hanno scatenato l'immediata reazione dei commercianti della strada del centro storico.

LA SITUAZIONE - Questo episodio è soltanto la punta di un iceberg: volantini distribuiti hand to hand (cioè da mano a mano), door to door (lasciati, cioè, nelle cassette postali), piazzati nei tergicristalli delle auto parcheggiate.

È quasi impossibile non imbattersi in qualche flyer che propone le offerte di un centro commerciale, l'apertura di una pizzeria, l'arrivo di un nuovo modello d'auto.

Tutto regolare? Difficile dare una risposta certa. Perché i diversi casi sono trattati in maniera differente. E perché spesso le disposizioni sono in contrasto tra loro.

IL VOLANTINAGGIO - Secondo il Codice penale, il volantinaggio è probito in mancanza di autorizzazioni: l'articolo 663 del Codice penale vieta la distribuzione di "scritti o disegni".

Ma alcune pronunce dei tribunali lo hanno ammesso, basandosi, tra l'altro, sul "decreto Bersani" sulle liberalizzazioni.

E, a complicare le cose, c'è un ulteriore aspetto: la materia è di competenza dei Comuni che, dunque, possono regolamentare l'attività.

Nel sito ufficiale del Comune di Cagliari è presente (e, quindi, da ritenere ancora in vigore) il regolamento di Igiene urbana, approvato una decina d'anni fa: l'articolo 43 stabilisce che è vietato "distribuire volantini tramite veicoli o collocarli sotto i tergicristalli dei veicoli in sosta sul suolo pubblico".

Un divieto che non vale solo per i volantini politici, sindacali e quelli eventualmente usati dall'amministrazione per fare comunicazione. Il caso finì anche in Consiglio comunale grazie a un'interrogazione.

Con risultati poco incoraggianti, a giudicare da quello che si vede in città.

LE CASSETTE POSTALI - E i volantini che vengono lasciati nei portoni e negli androni dei condomini? In linea di massima, la distribuzione è consentita.

Qualche anno fa, il Tribunale di Cagliari aveva dato torto a un Comune dell'hinterland che aveva proibito questa attività.

Ma non necessariamente ci si deve rassegnare all'invasione di volantini nelle cassette postali. L'assemblea condominiale può, all'unanimità, decidere di proibirla e apporre un cartello di divieto all'ingresso: la violazione comporterebbe un illecito penale dal momento che so potrebbe configurare la "molestia o disturbo alle persone".

GUERRILLA MARKETING - Caso ancora diverso è quello di venerdì al Corso: in questo caso, vista la presenza delle promoter di "Mondo convenienza", i commercianti si sono rivolti a un legale che ha consigliato loro di rivolgersi alla Polizia municipale.

"E gli agenti", afferma l'assessore alle Attività produttive Marzia Cilloccu, "sono intervenuti perché era giusto far rispettare le regole".

Quali regole? In questo caso, è stata rilevata la violazione di un'altra norma, il regolamento comunale sugli impianti pubblicitari e sulle pubbliche affissioni: l'articolo 22 stabilisce che, in occasione di manifestazioni commerciali (in questo caso, i "Mercatini di Natale"), altre forme di pubblicità devono essere autorizzate dagli uffici.

IL PROBLEMA - I volantini, certo, servono a informare potenziali clienti. Ma, secondo i commercianti del Corso, a tutto c'è un limite.

"Me la prendo", dice Davide Marcello, presidente provinciale di Confesercenti, "con l'arroganza delle grandi aziende, non certo con le ragazze. Spesso sanno di violare le norme ma fanno finta di niente e, nel budget di certe campagne pubblicitarie, mettono anche eventuali sanzioni. Tanto i conti tornano ugualmente".

Marcello Cocco

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