"Dopo la fusione è stato annunciato il taglio di 1500 persone. Ora arriva la notizia di altri 900 lavoratori a rischio, di cui 400 in Sardegna. Di male in peggio".

C'è grande amarezza tra i dipendenti H3G-Wind di Cagliari, dopo l'annuncio della cessione del ramo d'azienda che si occupa del customer care.

Ovvero, il servizio cui i clienti possono rivolgersi quando hanno dei problemi o cercano informazioni.

A raccontare a L'Unione Sarda lo stato d'animo dei lavoratori sardi è una fonte interna, che preferisce restare anonima.

VENDUTI. MA A CHI? - "Da quando è arrivato l'annuncio, il clima è di sconforto. I dipendenti sanno che saranno 'venduti' a un'altra azienda, ma non ne conoscono il nome, così come restano avvolti dal silenzio i dettagli dell'operazione", prosegue l'insider.

"In queste settimane la compagnia ha contattato i lavoratori, proponendo loro di accettare di andarsene, in cambio di una buona uscita. Ma la maggior parte ha deciso di rifiutare e di aspettare gli sviluppi della vertenza. Questo perché, pur di conservare il posto di lavoro, sono pronti ad accettare ogni rischio".

In questa situazione, racconta la fonte, i lavoratori cagliaritani hanno però iniziato a confrontarsi, per decidere quali iniziative adottare per far sentire la propria voce, in attesa di conoscere il proprio futuro.

"NESSUNA RISPOSTA" - "Stiamo pensando a volantinaggi e ad altre forme di sensibilizzazione su quanto sta accadendo", spiega Marianna Stara, rappresentante del sindacato Uil Com.

Che sottolinea anche la paura più grande tra i dipendenti coinvolti nell'esternalizzazione.

"Il timore maggiore è quello di passare da un grande colosso a un'azienda di dimensioni molto più modeste, che non può offrire condizioni contrattuali né tutele di pari livello. E poi: come si fa a dire di voler puntare sulla qualità, quando poi si decide di cedere il servizio clienti?".

LE ALTERNATIVE - "Come sindacati - aggiunge Stara - strade alternative all'esternalizzazione ne abbiamo proposte, eccome: dalla riconversione dei dipendenti alla creazione di una nuova società che faccia comunque capo a H3G-Wind, passando per la partnership, in modo da scongiurare la cessione totale del customer care. Ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta".

Scioperi in vista? "Non sono escluse mobilitazioni - conclude la sindacalista - anche se per il momento dobbiamo aspettare che la vertenza faccia il suo corso. Ma già lunedì prossimo ne sapremo di più, dopo l'incontro con l'azienda in programma a Roma nella sede del Ministero del Lavoro".
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