Nella notte, a Cagliari, decine di ragazzi si sono riuniti in assemblea davanti al palazzo della Regione, in occasione manifestazione di Fridays For Future, chiedendo a gran voce di essere ricevuti per avere risposte sugli impegni della Giunta sarda sull'emergenza climatica. Nel mirino, in particolare, la questione metano: i ragazzi dicono no all'arrivo del gas sia nei depositi costieri sia nella dorsale ancora da realizzare, e chiedono che si punti direttamente sulle rinnovabili.

"Abbiamo una semplice richiesta da fare alla Giunta regionale - spiegano in un post - una dichiarazione di emergenza climatica in cui si dica che hanno realmente intenzione di realizzare un piano energetico alternativo. Questa dichiarazione non sarà però in bianco, dobbiamo essere sicuri che non sono parole al vento, abbiamo visto che i politici spesso dicono dicono, ma quando si arriva al dunque non fanno niente. Il presidente Christian Solinas deve dire no al metano".

E visto che la richiesta di un incontro non è stata accolta, come avevano promesso ("Siamo pronti a dormire qui"), i ragazzi hanno passato la notte davanti alla sede della Giunta regionale.

Hanno steso un telo in pvc sul prato davanto al Palazzo e si sono infilati nei sacchi a pelo per ripararsi dal freddo.

"Noi non molliamo. Solinas ti aspettiamo", hanno scritto sulla pagina Facebook "Fridays For Future Cagliari".

IL CORTEO - Secondo gli organizzatori erano 10mila gli studenti scesi in piazza a Cagliari nel nome di Greta Thunberg: "Vi sommergeremo prima del mare. Vogliamo giustizia climatica sociale", lo striscione in testa al corteo in cui hanno sfilato alunni di tutte le età, dalle elementari alle superiori.

I più grandi hanno disertato le lezioni in massa, i più piccoli invece sono stati accompagnati dalle maestre in una sorta di lezione-gita di istruzione. I manifestanti sono partiti alle 9.51 da piazza Gramsci e hanno invaso via Sonnino, chiusa momentaneamente al traffico delle auto. Subito sono partiti i cori e sono stati esposti centinaia di cartelli.

Nel corteo, in mezzo agli studenti, anche i consiglieri regionali Massimo Zedda, che ha seguito il fiume di persone con la sua bicicletta a pedalata assistita, Laura Caddeo, Laura Orrù e Francesco Agus.

Altre manifestazioni si sono svolte ad Ales, Sassari, Oristano, Nuoro, Olbia e Iglesias. E in tutta Italia, da Roma a Milano, da Torino a Palermo, fino a centri più piccoli e anche altamente simbolici su questo fronte, come Taranto e Potenza, al grido di "Non esiste un pianeta B" e "Ci avete rotto i polmoni".

(Unioneonline/D)
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