La prima parte del mega-risarcimento del danno non è stata pagata dall'assicurazione.

Per questa ragione, dopo quasi un anno dalla sentenza del Tribunale, i genitori di un bambino nato con una grave patologia - a causa di una presunta colpa medica - hanno fatto un pignoramento da un milione e 200 mila euro contro l'Asl.

Nei giorni scorsi il commissario straordinario dell'azienda ha disposto il pagamento, avviando anche l'azione di rivalsa nei confronti della City Insurance.

Il 13 novembre dello scorso anno il giudice del Tribunale, Francesco Alterio, ha condannato in primo grado il ginecologo Fernando Trupo (66 anni) e l'ostetrica Carmela Paterniti (67 anni) a otto mesi di reclusione per lesioni gravi.

Nel 2008 i due sanitari, in servizio al Santissima Trinità, non si sarebbero accorti che, durante il travaglio, il feto era entrato in sofferenza (ipossia, cioè carenza d'ossigeno) e avrebbero proseguito col parto naturale senza disporre l'immediato cesareo d'urgenza. Il bambino aveva avuto un arresto cardio-respiratorio che aveva determinato, dopo la rianimazione, una grave forma di «tetraparesi distonica» dovuta proprio a quanto patito nelle fasi del parto. Sin da piccolissimo, dunque, il bimbo ha sofferto di una grave paralisi cerebrale, con ripercussioni sui sensi e sulla capacità di esprimersi.
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