Pesavano circa 350 chili le 36 confezioni di cartoni per pizza, avvolte nel cellophane, precipitate da circa quattro metri sopra il passeggino della piccola Sofia Saddi, morta lo scorso 21 ottobre tra gli scaffali dell'ingrosso Metro di Elmas. Per la bimba, meno di due anni, non c'era stato nulla da fare: era morta sotto gli occhi dei genitori disperati. Terminati gli accertamenti e le perizie, la Procura ha chiuso l'inchiesta per quella tragedia, archiviando l'indagine nei confronti della magazziniera che, la sera prima, aveva sistemato sullo scaffale gli imballaggi. Il pubblico ministero Andrea Massidda ha però iscritto nel registro degli indagati sia l'amministratore della Metro Cash and Carry spa, Maurizio Cossu Casalotto (58 anni di Milano) che il direttore dello stabilimento, Fortunato Stochino (48 anni, di Cagliari). Per entrambi l'ipotesi è quella di omicidio colposo.

INCHIESTA CHIUSA - Sono durati sei mesi gli accertamenti e le perizie affidate dal magistrato ai carabinieri della Compagnia di Cagliari e agli investigatori del nucleo di polizia giudiziaria della Asl. In un primo momento, il pubblico ministero aveva indagato Michela Cocco, la giovane magazziniera che - la sera prima della tragedia - aveva sistemato sullo scaffale la merce poi caduta. La donna, difesa dall'avvocato Maurizio Scarparo, era stata interrogata e aveva chiarito la propria posizione. Terminate le indagini, il pm ha chiesto per lei l'archiviazione, mentre ha iscritto nel registro degli indagati il datore di lavoro e il direttore dello stabilimento.

LE CONTESTAZIONI - A Casalotto e Stochino la Procura contesta condotte imprudenti e colpose in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. In particolare non avrebbero preso le necessarie misure affinché la scaffalatura della rivendita fosse installata e utilizzata in modo corretto, come espressamente indicato dalla fabbrica. Non solo. Il datore di lavoro non avrebbe fornito agli operatori addetti a caricare la merce sugli scaffali le disposizioni scritte per effettuare le operazioni in maniera corretta e sicura.

LA RICOSTRUZIONE - Stando alla ricostruzione degli investigatori, l'incidente sarebbe avvenuto mentre la piccola Sofia era nel passeggino, spinto dal padre Alessio. La famiglia, originaria di Sinnai, stava facendo la spesa tra le corsie del supermercato. All'improvviso - da un'altezza di circa 4 metri - sarebbero crollate 36 confezioni di cartone per l'errata posizione dei "rompitratta combinati" (un tipo di sostegni utilizzati nella scaffalatura pesante), sistemati diversamente rispetto a quando indicato nel progetto del costruttore, la Metalsistem spa.

LE NOTIFICHE - Ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, gli indagati potranno ottenere le carte dell'inchiesta e decidere se farsi interrogare o presentare memorie.

Francesco Pinna

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