Quando è entrato nel furgone, lo scorso 4 dicembre, la bimba era già morta, probabilmente soffocata dalla madre.

È la nuova versione fornita ieri notte da Slavko Seferovic accusato dell'omicidio, insieme alla moglie Dragana Ahmetovic, della piccola Esperanza.

Il padre della piccola rom (venti mesi) ha riferito al pm Guido Pani di essere rientrato nel loro furgone: la moglie gli avrebbe dato in braccio la bimba, con il viso avvolto in una copertina, già morta. La madre non aveva mai accettato - è l'ultima versione dell'uomo - la figlia per le complicazioni avute durante la gravidanza e per le conseguenze sul suo corpo.

Per questo un mese e mezzo fa le avrebbe tolto la vita.

Poi lui avrebbe raggiunto la 130 bruciato il corpo per gettarlo nel rio Cixerri. Tesi da verificare e mettere a confronto con quelle della moglie: proprio per le posizioni divergenti la donna dovrà nominare un nuovo avvocato (Condemi ha rinunciato alla difesa dell'Ahmetovic).

Le ricerche del corpo ieri, da parte degli agenti della Squadra mobile di Cagliari, non hanno dato esito positivo. Il medico legale non avrebbe trovato tracce della piccola.
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