Corteo del “ presidio permanente del popolo sardo” questa mattina a Cagliari contro il riarmo e l’esercitazione militare interforze Joint Stars 2025, l’ennesima che coinvolge l’Isola. 

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In particolare, quest’anno la protesta è incentrata sulla beneficenza organizzata dalla Difesa in parallelo all’esercitazione. «E la Regione e il Comune di Cagliari sono sponsor di questo finto buonismo con cui si cerca di rendere simpatica un’operazione militare, mi riferisco in particolare agli screening gratuiti per i bambini», spiega Gianfranco Cau, uno degli organizzatori.

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Non solo, aggiunge, «i fondi dedicati alla spesa militare potrebbero essere destinati al sistema sanitario». Al corteo partecipano una sessantina di persone. Gli uomini con tute bianche trasportano tre piccole bare («quelle dei bambini uccisi con le bombe fabbricate dalla Rwm»). Le donne indossano vestiti neri in segno di lutto e ognuna ha tra le mani foto di bambini in scenari di guerra.

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La manifestazione ha attraversato via Roma in entrambi i versi bloccando a tratti il traffico. Direzione, il Molo Ichnusa dove è possibile vedere chiaramente la nave Trieste, portaerei utilizzata per l’esercitazione, teatro di un flash-mob finale:  le donne vestite a lutto hanno pinto accasciate sulle piccole bare dei bambini morti in guerra. Davanti, le foto dei massacri.

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