Assalti ai portavalori, ricostruito davanti al giudice il colpo di Bonorva
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Alcuni dei vigilantes della Vigilpol rapinati a Bonorva il primo settembre 2015 furono intercettati dagli investigatori della Procura, insospettiti dal fatto che il sistema di sicurezza del furgone blindato non avesse funzionato, consentendo alla banda che aveva assaltato il mezzo di scappare con mezzo milione di euro.
Le indagini e le verifiche fatte dallo Sco di Roma non fecero emergere elementi contro i dipendenti della società.
È quanto emerso oggi durante la testimonianza di un commissario dello Sco di Sassari, comparso davanti ai giudici di Cagliari dove si sta svolgendo il maxi-processo per gli assalti ai portavalori in Sardegna.
Il collegio presieduto da Ermengarda Ferrarese (con a latere i giudici Giovanni Paolo Piana e Fabio Rivellini, entrambi del Tribunale di Lanusei) sta processando 12 imputati detenuti e altri 16 tra domiciliari e indagati a piede libero accusati - a vario titolo - di associazione per delinquere e svariate rapine compiute in varie zone dell'isola.
A capo della banda, secondo la Dda di Cagliari, vi era l'ex vice sindaco di Villagrande (Ogliastra) Giovanni Olianas insieme a Luca Arzu, Angelo Lostia e Salvatore "Toreddu" Sanna.
Prossima udienza lunedì prossimo.