Regna sempre più il caos sulla vertenza Aias dopo i recenti sit-in davanti al Consiglio regionale che hanno portato la Regione a riconoscere all'azienda del gruppo Randazzo (ma solo dopo l'arrivo di alcuni decreti ingiuntivi) una somma pari 5,1 milioni di euro.

Di questa cifra solo 1,9 milioni sono stati accreditati nelle casse dell'Associazione Italiana Assistenza Spastici che ha provveduto ad erogare ai propri dipendenti una mensilità e mezzo delle oltre 10 arretrate.

Lamentando il ritardo del saldo dei restanti 3,2 milioni le sigle della Rsa aziendale Css, Ugl, Isa, Fials e Confintesa chiamano a raccolta per il 30 luglio i dipendenti delle strutture di Domusnovas e di tutta la provincia ai quali illustreranno inoltre l'accordo raggiunto con il management Aias per il pagamento di ulteriori 3 mensilità arretrate con 10 rate di identico importo da saldare mensilmente (insieme allo stipendio corrente) a partire da agosto.

Nella data del 1° agosto le stesse sigle hanno invece deciso di mobilitarsi organizzando un presidio di protesta nei pressi dei locali della ex Asl 8 di Cagliari di via Piero della Francesca, attualmente sede cagliaritana dell'Azienda per la Tutela della Salute.

Il sit-in, che prenderà il via alle 9, è stato convocato, si legge in una nota, "affinché siano rispettati gli impegni assunti dai vertici sanitari regionali nell'incontro con le delegazioni sindacali del 19 luglio ovvero il versamento delle spettanze ad Aias utili a pagare alcuni stipendi arretrati dei dipendenti e il rinnovo delle convenzioni tra Ats ed Aias fino al 31 dicembre 2018".

Intanto continuano le schermaglie tra dipendenti (ormai divisi in più fazioni) e sigle sindacali interne ed esterne all'azienda con un mix di critiche reciproche e accuse di connivenza con poteri forti.

Sull'accordo di rateizzazione del debito verso i dipendenti raggiunto tra Aias e le sigle dell'Rsa i sindacati Cgil, Cisl, Uil Funzione Pubblica diffidano la stessa Aias dicendosi pronti a rivolgersi all'autorità giudiziaria. Parlano di "accordo illegittimo e al ribasso, lesivo della dignità dei lavoratori anche perché non sufficiente allo sblocco delle tante mensilità arretrate".

La richiesta all'azienda è invece quella di "saldare le 3 mensilità in oggetto con le erogazioni ordinarie previste dal contratto nazionale".
© Riproduzione riservata