Il riconoscimento, a cui seguirà l'immediato pagamento, di crediti Aias per le "quote sociali" (5 milioni di euro) e la decisione di convocare un tavolo tecnico-politico per definire una volta per tutte la situazione debiti/crediti tra sanità regionale e Aias, segna indiscutibilmente un punto a favore dell'azienda Randazzo dopo le recenti sconfitte (in merito ad altre vicende) giunte dalle aule di giustizia.

Gli stessi comunicati emessi al termine delle riunioni delle Commissioni regionali Sanità e Bilancio di martedì lo sanciscono.

E l'azienda non manca di evidenziarlo sparando inoltre alcune frecciate all'indirizzo dell'assessore alla Sanità e del direttore dell'Azienda per la Tutela della Salute: "Emerge chiaramente dalle parole di Luigi Arru e da quelle di Fulvio Moirano che le partite debitorie ci vengono liquidate solo ove esiste un ordine del giudice. Auspichiamo che l'Ats dia finalmente disponibilità alla convocazione del tavolo tecnico per accertare i crediti Aias".

È palpabile invece la preoccupazione dei sindacati per una vertenza che sembrava ormai essere stata definita (seppur con epiloghi tutti ancora da definire) e che ora pare invece tornare nuovamente in discussione.

Le segreterie regionali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil non lo nascondono chiedendo "un immediato incontro per continuare la discussione sulla vicenda in oggetto" nella quale, rimarcano, "sono prioritari e non possono in alcun modo attendere altre dinamiche, i temi del lavoro e degli stipendi arretrati dei dipendenti, ancora prossimi alle 9 mensilità arretrate".

Chi evita la diplomazia attaccando a testa bassa è invece l'Unione Sindacale di Base con il coordinatore regionale Salvatore Drago: "Gli ultimi sviluppi non cambiano nulla, Aias deve dimostrare di poter sanare una situazione in cui a fronte di pagamenti per quote sociali pari a 8,6 milioni di euro già ottenuti le ripercussioni sugli stipendi dei lavoratori non ci sono minimante state. Da Aias anzi - continua Drago - non è arrivata una sola parola in merito agli stipendi arretrati e lo stesso manager Moirano ha ricordato che nulla, nella vertenza in atto, giutifica i mancati pagamenti ai propri dipendenti".
© Riproduzione riservata