Nessuna novità sulla vertenza Aias, mentre crescono rabbia e disperazione dei lavoratori sempre in attesa di 10 stipendi arretrati.

Nel tentativo di apprendere eventuali sviluppi sulla situazione, mentre si avvicina la scadenza del tavolo tecnico (16 maggio) che dovrebbe dirimere le controversie esistenti, le segreterie regionali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di incontrare l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu. "Nessun altro lavoratore in Sardegna ha dieci mesi di stipendi non pagati. È giunto il momento di dare una soluzione definitiva alla vertenza poiché nessuna giustificazione può essere addotta e nessun sotterfugio deve essere più accettato", hanno fatto sapere.

Non lesinano attacchi i segretari Roberta Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru: "È sconcertante continuare a consentire che le ingenti risorse economiche impegnate nei servizi forniti dal soggetto Aias, che opera in condizioni di monopolio, non vengano destinate ad onorare i crediti di chi svolge materialmente quei servizi e che ora si trova sul lastrico".

Intanto, dopo aver minacciato scioperi per il silenzio calato sulla vertenza a sorpresa, il sindacato Usb è stato ricevuto dall'assessore Nieddu, il quale si è riservato di convocare tutte le parti in causa subito dopo la conclusione del tavolo tecnico rifiutandosi di dare delle anticipazioni.

L'Usb ha comunque espresso tutte le sue perplessità riguardo alla "gestione monopolistica dell'Aias e allo stop al progetto Sas Domos apprezzando comunque la solerzia con la quale la richiesta di incontro è stata accettata dall'assessore".
© Riproduzione riservata