Aggressioni, insulti, richieste di soldi, lanci di bottiglie. Le studentesse e gli studenti che alloggiano nel campus universitario di viale La Plaia a Cagliari hanno paura.

Terrore che, soprattutto di sera, qualcuno degli sbandati che gravitano tra piazza Matteotti e il porto possa far loro del male. Il tratto maledetto va dall’incrocio di via Sassari all’ingresso della casa dello studente, dove i lampioni spenti creano le condizioni ottimali per gli agguati. Non passa giorno che non venga registrato un episodio di violenza. Questo non può essere certo il clima giusto per chi chiede esclusivamente di studiare in pace.

Anna Meledina, 25 anni, di Ozieri, studia Storia. «Il problema principale del campus universitario è la sicurezza. Anche domenica sera un uomo visibilmente ubriaco è riuscito a entrare nell’edificio: urlava e minacciava i presenti. Per fortuna la Polizia e l’ambulanza sono arrivati in tempi brevi e hanno risolto la situazione. Per noi – aggiunge la studentessa – sono purtroppo scene di follia quotidiana».

Cosa chiedete? «Che potenzino il servizio di vigilanza, una sola guardia giurata non può essere sufficiente per tenere sotto controllo la situazione».

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