La visita del Papa riempie il cuore dei sardi di attese. Domani, a Cagliari, sarà una festa di fede e di speranza in cui riscoprire i valori di cui la società ha fame. Ieri Francesco è tornato a parlare dei temi con cui si è misurato dall'inizio del pontificato: il rispetto della vita, la solidarietà cristiana, il perdono e l'accoglienza.

CAGLIARI ACCOGLIE FRANCESCO - Cagliari e l'intera Sardegna si preparano ad accogliere domani Papa Francesco che resterà in città per una visita di dieci ore scandita da sei appuntamenti fissi: gli incontri con il mondo del lavoro e della cultura, i poveri, i malati e i detenuti, più la Messa e l'Angelus davanti al sagrato della Basilica di Bonaria.

Mentre la città si appresta ad ospitare centinaia di migliaia di pellegrini che raggiungeranno i luoghi di incontro con il Santo Padre con 500 autobus, decine di treni e almeno 50.000 vetture private, anche ai semafori delle strade i venditori ambulanti si presentano "in tenuta papale" sventolando le bandiere del Santo Padre. E tra i tanti ricordi della giornata, l'azienda di trasporto pubblico cittadino, il Ctm, ha realizzato 250.000 biglietti e mille abbonamenti con l'effigie del Pontefice.

Proprio gli autobus, a causa dei tantissimi divieti, saranno presi d'assalto dai pellegrini che si raduneranno dietro le transenne sistemate lungo tutto il percorso del corteo Papale. In molti sperano di poter assistere ad uno di quei "fuori programma" a cui Papa Francesco ha abituato i media di tutto il mondo, come accaduto a Rio de Janeiro.

Imponente anche la macchina organizzativa messa in campo dalla Diocesi di Cagliari, che schiera 1.600 volontari, dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa, che ha allestito un ospedale da campo, e dalle forze dell'ordine. Migliaia di agenti in divisa e non, tiratori scelti e militari sono pronti per vigilare sull'evento e per assistere i pellegrini che tenteranno di abbracciare Josè Bergoglio, "il Papa della porta accanto".

Per il Pontefice, "rivoluzionario e umile", come lo ha definito il governatore di Buenos Aires, Mauricio Macrì - a Cagliari in visita ufficiale insieme con il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri - ci saranno anche momenti privati: la preghiera con la comunità dei Padri Mercedari di Bonaria nel Santuario che custodisce il Simulacro della Vergine poco prima della Messa, e un semplice pranzo con i prodotti tipici della tradizione sarda. I culurgionis di Lanusei (tipici ravioli dell'isola) e il Cannonau di Jerzu, mentre per la celebrazione il vino sarà offerto dagli studenti enologi dell'Università Consorzio Uno di Oristano.
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