I quattro sono saliti a bordo quando l'imbarcazione ha fatto tappa a Ceuta, sulla costa meridionale del Marocco, per alcune operazioni di bunkeraggio. Sarebbero arrivati accompagnati dalle forze dell’ordine alle quali avrebbero raccontato di essere scesi precedentemente dalla nave, «ma a noi non risultava - ha dichiarato il comandante - tuttavia la polizia ci ha imposto di farli salire a bordo». I quattro erano senza documenti dunque a Ceuta sono stati trattati come clandestini esattamente come è poi avvenuto all'arrivo in Sardegna quando della vicenda hanno iniziato a occuparsene il Commissariato di Carbonia e la Capitaneria di porto di Portoscuso. I trattati internazionali prevedono infatti che i clandestini vengano respinti alla frontiera e tale viene considerata la nave che li ha portati nell'Isola. Le norme prevedono che la stessa imbarcazione li riaccompagni nel punto in cui sono saliti a bordo per la prima volta e fino al rientro è il comandante della nave ad avere l'obbligo di custodia.
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