Era stato ucciso durante un servizio antirapina ma prima di essere colpito a morte, con la sua reazione era riuscito a far catturare i banditi. Un gesto di grande coraggio tanto che l’appuntato Salvatore Vinci, originario di Bidonì, è stato insignito anche della medaglia d’oro al valor civile alla memoria.

Sabato scorso, in occasione del trentacinquesimo anniversario, il comando provinciale dei carabinieri di Oristano ha commemorato l’appuntato.

In piazza Anfiteatro alla presenza dei vertici dell’Arma, della sindaca Ilaria Sedda e delle autorità civili si è svolta una semplice e sentita cerimonia, a cui hanno partecipato anche i familiari di Salvatore Vinci e tanti conoscenti, oltre ai rappresentanti dell’associazione nazionale Carabinieri. Dopo un momento di preghiera con il cappellano militare don Francesco Bregoli, è stata deposta una corona di fiori, poi gli onori militari per l'appuntato ucciso il 28 gennaio 1989 a San Giacomo Vercellese durante un servizio di controllo a due auto, subito dopo l’assalto a un furgone portavalori. I rapinatori aprirono il fuoco, Vinci reagì nonostante fosse ferito e quella sua reazione fu determinante perché consentì ai colleghi di bloccare i malviventi.

© Riproduzione riservata