Diritti calpestati. Per sei ore, forse otto, percezione del tempo che si dilatava, a dismisura. Paura e privazioni, in Egitto, per Andrea Usala, uno dei due attivisti italiani Pro Pal bloccato e trattenuto in aeroporto a Il Cairo, dove era sbarcato per partecipare a una manifestazione per Gaza.

Usala, 25enne di Cagliari e studente della scuola Holden di Torino, è stato poi rilasciato: «Abbiamo vissuto momenti di paura e sconforto ma ora sto bene. E abbiamo lanciato un segnale importante», racconta.

Ore di ansia anche per la famiglia. «Dopo che sono arrivati al Cairo mio figlio e il suo gruppo sono rimasti chiusi in una stanza in aeroporto e sono stati loro sequestrati i documenti. Noi come famiglia ci siamo attivati subito per consultare il console e il suo intervento credo che abbia poi risolto la situazione», ha spiegato il padre di Andrea, Antioco. 

Poi, dopo la grande preoccupazione, la conferma del rilascio e il sospiro di sollievo.

Video e intervista di Mariangela Lampis

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