Anche gli immigrati lasciano la Sardegna. Terra di primo approdo per tanti e di nuove opportunità, spesso si è trasformata in una tappa passeggera, trampolino di lancio per nuove mete. Lo svelano i dati contenuti nel Piano annuale immigrazione 2024 della Regione, approvato il 23 febbraio, che da il via a una serie di progetti stanziando un budget di 300mila euro. 

Dai dati contenuti nel report allegato alla delibera si scopre che, se nel 2020 gli stranieri regolari residenti erano 52.329, tre anni dopo, nel 2023, erano circa 2mila in meno: 50.211. L’emorragia nel triennio in questione è stata costante, salvo poi fermarsi per lasciar spazio alla una timida ripresa. Stando alle tabelle, nel 2021 il numero è sceso a 49.322, nel 2022 è diminuito ancora, attestandosi a quota 48.400. 

Ma se l’andamento demografico a “fisarmonica” degli stranieri ora segna un incremento (+0,2%), lo stesso non si può dire di quello dei sardi, che lo scorso anno ha subito una decrescita. Tradotto: il numero degli immigrati cresce – ma solo nell’ultimo anno – mentre quello degli autoctoni no.

L’immigrazione ha fatto parlare di sè anche per il suo contributo economico alle imprese. Dopo la pandemia, con la ripresa post Covid, il Paese – Isola compresa –  ha assistito a una crescita del PIL, con conseguente aumento dei tassi di occupazione. Anche in questo caso i dati più interessanti riguardano gli immigrati, che hanno registrato i tassi di occupazione maggiori (+5,2% rispetto al 2021) se paragonati agli autoctoni (+2,1%). Nel rapporto annuale della Fondazione Leone Moressa 2023 – come riporta il Piano annuale della Regione  – «è stato quantificato in 154 miliardi di euro l’apporto economico che gli immigrati danno all’Italia, pari al 9% della ricchezza nazionale». Il citato rapporto, facendo riferimento al 2022, rivela altri dati che riguardano la Sardegna dove gli imprenditori immigrati residenti erano 11.581 sul totale di 761.255 pari a 1,5%. Nello stesso anno le imprese straniere presenti sul territorio sardo erano 9.503 con una incidenza del 6,6% sul totale (575.673).

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